venerdì 30 marzo 2012

ATKINS E L'ENTROPIA - 2

Perché Atkins afferma che “le cose vanno sempre peggio?

In che cosa affoghiamo?

Localmente l’entropia può diminuire?

La nostra civiltà affronta davvero una “crisi energetica”?

Qual è la caratteristica del bravo scienziato?

Per dirla in modo informale, il secondo principio della termodinamica afferma che le cose vanno sempre peggio. In termini più formali possiamo dire che questo accade perché l’entropia, che è una misura del disordine, inevitabilmente cresce. Ogni volta che nel mondo accade qualcosa, si ha un aumento dell’entropia, cioè del disordine. Ma questo è un aumento in termini globali, nell’intero Universo; a livello locale ci può anche essere una diminuzione dell’entropia, un aumento dell’ordine, a patto che sia compensato da un aumento del disordine altrove.

Ogni evento che avviene nel mondo, ogni nostra azione, i nostri pensieri, i trasporti, l’industria, tutto è diretto dall’aumento dell’entropia. Ma in un motore questo aumento è incanalato da ingranaggi, e all’interno del nostro corpo dai processi metabolici, così che mentre una regione del mondo diventa più disordinata, essa rende un’altra regione più strutturata, meno disordinata: è così che un pensiero prende forma nel nostro cervello, o una pianta cresce spuntando dal terreno. Tutto dunque è accompagnato da un aumento dell’entropia, ma localmente il caos può diminuire.

Credo che la seconda legge della termodinamica offra davvero una meravigliosa chiave di lettura per capire la natura di ciò che accade nel mondo.»