martedì 9 marzo 2010

ONDE ELETTROMAGNETICHE

Un elettrone immobile genera, a causa della sua carica, una forza elettrica nello spazio circostante - il campo elettrico - che diminuisce come l'inverso del quadrato della distanza.
Supponiamo ora di far oscillare avanti e indietro l'elettrone: il campo elettrico nei punti dello spazio vicini a lui viene perturbato a causa della variazione della sua posizione. Ma non solo: una variazione di campo elettrico genera un campo magnetico variabile.
Queste oscillazioni del campo elettrico — e quindi anche del campo magnetico — si propagano dall'elettrone generando le onde elettromagnetiche.
Un secondo elettrone, che si trovi fermo ad una certa distanza dal primo, comincerà ad oscillare non appena investito dall'onda elettromagnetica prodotta da quell'elettrone.
Anche il campo elettrico del secondo elettrone, perturbato dalle oscillazioni del primo, genererà a sua volta un campo elettrico variabile ed un campo magnetico variabile, consentendo così la propagazione dell'onda stessa.
La radiazione è, dunque, composta da onde elettromagnetiche, che consistono nell'oscillazione simultanea di un campo elettrico e di un campo magnetico. Queste onde si propagano in direzione ortogonale a quella di oscillazione di entrambi i campi.
Un'onda elettromagnetica viene emessa ogni volta che una particella carica subisce un'accelerazione.
Poiché gli elettroni sono 1800 volte più leggeri dei protoni, vengono accelerati molto più facilmente.

Un ricco dossier sulle onde elettromagnetiche e le loro applicazioni in questo sito.