Movimento, corrente elettrica e magnetismo sono concetti strettamente collegati fra loro: si possono considerare come un simpatico trio dove due elementi implicano e producono necessariamente il terzo.
Si può quindi affermare che:
Campo magnetico+movimento=corrente elettrica
Corrente elettrica+campo magnetico=movimento
A riguardo di quest’ultima affermazione, consideriamo una spira conduttrice rigida immersa in un campo magnetico uniforme, libera di ruotare intorno al suo centro: quando questa è percorsa da corrente elettrica, sui lati opposti agiscono due forze che costituiscono una coppia ed esercitano un momento torcente; la spira è così messa in rotazione!
Relativamente alla seconda relazione, Michael Faraday, nel 1831, scoprì che in particolari condizioni un campo magnetico può generare corrente elettrica. Rilevò infatti una corrente nel caso in cui una calamita fosse rapidamente avvicinata o allontanata da un circuito. La corrente che si produce allontanando la calamita ha verso opposto rispetto a quella che si produce avvicinandola, mentre se la calamita è ferma vicino al circuito non circola alcuna corrente. Si produce corrente anche quando una spira ruota fra i due poli affacciati di un magnete ad U.
Sappiamo infine che un campo magnetico può essere prodotto da un filo conduttore attraversato da corrente elettrica, in realtà un flusso di elettroni, quindi corrente elettrica+movimento=campo magnetico! Anche un ago magnetico, posto in prossimità di un filo percorso da corrente, si mette in movimento orientandosi ortogonalmente al filo, come ci mostra l'eperienza di Oersted.